Ong-Bak 3 inizia con la perdita da parte di Tien della sua abilità nel combattere. Tien (interpretato da Tony Jaa) imprigionato, torturato atrocemente e infine assassinato dai suoi nemici, riesce a tornare in vita grazie ai mistici di un villaggio. Quando finalmente è in grado di raggiungere il Nathayut la sua forza è messa alla prova ancora una volta, quando i suoi rivali ritornano per uno scontro finale.
XV secolo, siamo in Thailandia, dove Lord Sihadecho e sua moglie sono brutalmente assassinati nel corso di un ammutinamento. Fortunatamente il figlio Tien riesce a fuggire ma viene rapito da dei balordi che vendono schiavi. Gettato in una fossa e costretto a combattere contro i coccodrilli, il ragazzo viene salvato dall'intervento di Chernang, il capo dei banditi della Scogliera dell'Ala di Garuda che lo prende sotto la sua protezione. Dal valoroso guerriero Tien impara i segreti delle arti
Il titolo del film, Ong Bak, si riferisce alla statua di un Budda che si trova nel tempio Nong Pra-du, nelle campagne thailandesi. I contadini credono che sia dotata del magico potere di proteggerli dalle disgrazie, ma quando questa viene rubata da un uomo d'affari senza scrupoli, sarà il giovane Ting, esperto lottatore di Muai-Thai, a cercare di recuperare la statua.
L'agente Greer e l'agente Peters sono chiamati a investigare sull'uccisione del figlio del dottor Lionel Canter. In realtà nessuno dei tre è umano. Né Greer, né la sua collega né tantomeno il figlio di Canter. Costui è l'inventore dei 'Surrogati', automi che assumono l'aspetto che ogni umano desidera, uscendo in sua vece nella vita reale e lasciando il proprio 'originale' in carne ed ossa a casa al sicuro. Nel mondo ce ne sono ormai un miliardo ma sta accadendo qualcosa di molto strano e
L'agente Greer e l'agente Peters sono chiamati a investigare sull'uccisione del figlio del dottor Lionel Canter. In realtà nessuno dei tre è umano. Né Greer, né la sua collega né tantomeno il figlio di Canter. Costui è l'inventore dei 'Surrogati', automi che assumono l'aspetto che ogni umano desidera, uscendo in sua vece nella vita reale e lasciando il proprio 'originale' in carne ed ossa a casa al sicuro. Nel mondo ce ne sono ormai un miliardo ma sta accadendo qualcosa di molto strano e
L'agente Greer e l'agente Peters sono chiamati a investigare sull'uccisione del figlio del dottor Lionel Canter. In realtà nessuno dei tre è umano. Né Greer, né la sua collega né tantomeno il figlio di Canter. Costui è l'inventore dei 'Surrogati', automi che assumono l'aspetto che ogni umano desidera, uscendo in sua vece nella vita reale e lasciando il proprio 'originale' in carne ed ossa a casa al sicuro. Nel mondo ce ne sono ormai un miliardo ma sta accadendo qualcosa di molto strano e
Luca e Rocco sono i direttori creativi di due aziende che producono sanitari, ma quando verrà completata l'imminente fusione delle loro ditte ci sarà posto solo per uno dei due. La dirigenza, nella persona di una tedesca sadica che ama divertirsi con i destini dei suoi sottoposti, decide che Luca e Rocco, per salvare il proprio lavoro, debbano sottoporsi ad un gioco di ruolo: per una settimana si scambieranno vite, famiglie, case e abitudini di vita.
Luca e Rocco sono i direttori creativi di due aziende che producono sanitari, ma quando verrà completata l'imminente fusione delle loro ditte ci sarà posto solo per uno dei due. La dirigenza, nella persona di una tedesca sadica che ama divertirsi con i destini dei suoi sottoposti, decide che Luca e Rocco, per salvare il proprio lavoro, debbano sottoporsi ad un gioco di ruolo: per una settimana si scambieranno vite, famiglie, case e abitudini di vita.
Durante la festa di fidanzamento con Julia, l'ereditiera di una famiglia di gioiellieri, Mikel incontra l'affascinante cameriera Ari. Nonostante cerchi di tenere a freno l'improvvisa infatuazione, il destino fa sì che insieme i due sperimentino la notte più appassionata della loro vita. Agganciato ad Ari, Mikel viene risucchiato nel suo affascinante mondo di corse automobilistiche illegali. Solo con il passare del tempo si rende conto di essere finito intrappolato in un elaborato piano