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Il grande Mazinga è una serie televisiva anime di genere mecha creata da Gō Nagai nel 1974. La serie ha inizio dove terminava la precedente Mazinga Z nella quale, nell'ultima puntata, il Grande Mazinger veniva in aiuto di quest'ultimo. Esiste inoltre un lungometraggio, Mazinga Z contro il Generale Nero, che fa da ponte tra le due serie. La serie, composta di 56 episodi, si inserisce nello stesso universo narrativo di Mazinga Z e UFO Robot Goldrake. Contemporaneamente all'anime fu sviluppato
Il grande Mazinga è una serie televisiva anime di genere mecha creata da Gō Nagai nel 1974. La serie ha inizio dove terminava la precedente Mazinga Z nella quale, nell'ultima puntata, il Grande Mazinger veniva in aiuto di quest'ultimo. Esiste inoltre un lungometraggio, Mazinga Z contro il Generale Nero, che fa da ponte tra le due serie. La serie, composta di 56 episodi, si inserisce nello stesso universo narrativo di Mazinga Z e UFO Robot Goldrake. Contemporaneamente all'anime fu sviluppato
James Bond, l'agente 007 con licenza di uccidere, è nuovamente sulle tracce della organizzazione criminale Spectre. Le indagini lo portano questa volta in una misteriosa villa sulle Alpi svizzere. Vistosi scoperto, Bond costretto a fuggire con una spettacolare azione riesce a rientrare a Londra.
Catapultato indietro nel tempo, addirittura nel Medioevo, Ash (Bruce Campbell) viene catturato dalle truppe di re Arthur. Dimostrata la propria innocenza, si mette sulle tracce del temibile Necronomicon - il "libro dei morti" dotato di grandi poteri, - ma involontariamente libera dal sonno le forze del male. Per poter tornare alla propria epoca dovrà difendere il libro dalla brama di potere del suo alter ego malvagio, guidando la popolazione locale contro il suo esercito di morti.
La tranquillità della vita domestica di Jessica e Robert Barrett e dei loro due bambini viene sconvolta quando Jessica comincia a comportarsi in maniera strana; ben presto ci si rende conto che la donna è posseduta dal demonio. A salvare la situazione arriva Dimitri, ex fidanzato di Jessica, che si trova in una situazione di sospensione fra la vita e la morte.
La tranquillità della vita domestica di Jessica e Robert Barrett e dei loro due bambini viene sconvolta quando Jessica comincia a comportarsi in maniera strana; ben presto ci si rende conto che la donna è posseduta dal demonio. A salvare la situazione arriva Dimitri, ex fidanzato di Jessica, che si trova in una situazione di sospensione fra la vita e la morte.
La tranquillità della vita domestica di Jessica e Robert Barrett e dei loro due bambini viene sconvolta quando Jessica comincia a comportarsi in maniera strana; ben presto ci si rende conto che la donna è posseduta dal demonio. A salvare la situazione arriva Dimitri, ex fidanzato di Jessica, che si trova in una situazione di sospensione fra la vita e la morte.
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli “angeli matti e poveri” delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare. Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati dal poeticismo. Fotografia di G.R. Aldo. Nastro d'argento
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli “angeli matti e poveri” delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare. Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati dal poeticismo. Fotografia di G.R. Aldo. Nastro d'argento
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli “angeli matti e poveri” delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare. Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati dal poeticismo. Fotografia di G.R. Aldo. Nastro d'argento