Il film racconta un episodio abbastanza singolare della Resistenza francese. Mentre gli alleati si avvicinano a Parigi, un ufficiale tedesco carica un treno con opere d'arte trafugate che intende portare in Germania. Un ferroviere francese, membro della Resistenza, si adopera in ogni maniera per evitare che il cospicuo patrimonio finisca nel paese nemico. Anche quando l'ufficiale lo mette alla guida del convoglio sotto la minaccia delle armi.
In una Miami sconvolta dalla violenza, cinque ex delinquenti convertiti dichiarano guerra alla malavita organizzata, compiendo più di uno sterminio. La trama è ovvia, ma sveltamente girata. Promettente esordio registico di Paul Michael Glaser
I Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man e The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile.
Cheng Chao-an, appena arrivato dal suo paese in città. Riesce ad ottenere lavoro presso una fabbrica di ghiaccio. Casualmente scopre che all'interno della ditta c'è chi sta organizzando un traffico di droga. I dirigenti tentano di comprare il suo silenzio, ma Cheng si ribella.
La carriera di John Dillinger, specialista di rapine in banca, e la sua lotta con Melvin Purvis, agente dell'FBI implacabile ma cavalleresco. Il duello a distanza si concluse il 22 luglio 1934 a Chicago quando il gangster fu ucciso in una sparatoria. Esordio nella regia di uno sceneggiatore intelligente, è un film senza pietà che rifiuta l'analisi psicologica ed esclude un giudizio morale, con una certa compiaciuta esaltazione del dinamismo della morte violenta.
La carriera di John Dillinger, specialista di rapine in banca, e la sua lotta con Melvin Purvis, agente dell'FBI implacabile ma cavalleresco. Il duello a distanza si concluse il 22 luglio 1934 a Chicago quando il gangster fu ucciso in una sparatoria. Esordio nella regia di uno sceneggiatore intelligente, è un film senza pietà che rifiuta l'analisi psicologica ed esclude un giudizio morale, con una certa compiaciuta esaltazione del dinamismo della morte violenta.
La carriera di John Dillinger, specialista di rapine in banca, e la sua lotta con Melvin Purvis, agente dell'FBI implacabile ma cavalleresco. Il duello a distanza si concluse il 22 luglio 1934 a Chicago quando il gangster fu ucciso in una sparatoria. Esordio nella regia di uno sceneggiatore intelligente, è un film senza pietà che rifiuta l'analisi psicologica ed esclude un giudizio morale, con una certa compiaciuta esaltazione del dinamismo della morte violenta.
Un regista romano, che nei suoi film ha spesso parlato delle collusioni, in Sicilia, fra mafia e magistratura, si scontra dopo la prima di un suo lavoro con una realtà che assomiglia molto alla finzione. Un giudice con cui ha avuto un diverbio viene trovato ucciso. Il regista sospetta che gli assassini agiscano per conto dell'onorata società e spinge le indagini della polizia in quella direzione. Ma la soluzione del puzzle è molto più semplice e banale.
Rick Latimer, un insegnante da poco tempo separato dalla moglie, inizia a bere e, dopo avere provocato una rissa in un bar e distrutto l'automobile dell'avvocato della ex moglie, viene trasferito in un altro liceo con l'incarico di preside, ma la scuola si trova in una zona disagiata della città e nell'istituto dominano l'assenteismo e la delinquenza. Lentamente e con non poche difficoltà riuscirà a conquistare la fiducia di alcuni allievi e la stima di Hilary Orozco, un'insegnante che, al pari
La carriera di John Dillinger, specialista di rapine in banca, e la sua lotta con Melvin Purvis, agente dell'FBI implacabile ma cavalleresco. Il duello a distanza si concluse il 22 luglio 1934 a Chicago quando il gangster fu ucciso in una sparatoria. Esordio nella regia di uno sceneggiatore intelligente, è un film senza pietà che rifiuta l'analisi psicologica ed esclude un giudizio morale, con una certa compiaciuta esaltazione del dinamismo della morte violenta.