Da un romanzo di Ira Levin. La bella Carla (Stone) non avrebbe voglia di avventure sentimentali ma viene coinvolta da Jack (Berenger), scrittore in crisi, e Seek (Baldwin), ambiguosissimo e insinuante. Sceglie quest'ultimo. Nel frattempo è andata ad abitare in un palazzo dove è stata uccisa una ragazza e altra gente, e dove nelle stanze di ogni appartamento è installata una telecamera nascosta e c'è chi, da un grande studio pieno di monitor, viene a sapere tutto di tutti. Fra un amplesso e
Emma, giovane violinista, è cieca fin dall'infanzia. Quando le trapiantano le cornee, riprende a vederci ma, temporaneamente, ha una facoltà di identificazione ritardata. Così, il giorno in cui la donna che abita sopra di lei viene uccisa, Emma "vede" l'assassino ma è in grado di identificarlo solo dopo molte ore. E l'assassino era venuto per lei: aveva solo sbagliato piano e, ovvio, tornerà. Chissà se è scientificamente attendibile questo caso di "visione retroattiva"; quanto al film, sono,
Prendete un gruppo di buffalo soldiers, soldati di colore utilizzati dall'esercito americano nella guerra contro la Spagna del 1894, aggiungete l'infallibile pistolero Jesse Lee (Mario Van Peebles), il bianco Little J, più qualche disertore e avrete una posse. Ovvero un gruppo di bastardi ben decisi a muovere su Freemanville nonostante l'opposizione del loro ex comandante, il colonnello Graham.