Una giovane giornalista disperata comincia a pubblicare un podcast per salvare la sua carriera, ma la foga per i titoli di richiamo la conduce verso una cospirazione aliena.
Una giovane giornalista disperata comincia a pubblicare un podcast per salvare la sua carriera, ma la foga per i titoli di richiamo la conduce verso una cospirazione aliena.
Una giovane giornalista disperata comincia a pubblicare un podcast per salvare la sua carriera, ma la foga per i titoli di richiamo la conduce verso una cospirazione aliena.
Mentre sono chiusi in casa in preda alla noia in un giorno di pioggia, i DinsiemE ricevono un misterioso pacco contenente un videogioco: “Il viaggio leggendario”, da cui verranno risucchiati in un’altra dimensione, quella di Leggendaria. Separati dopo uno scontro con il malvagio dottor Timoti, i due impareranno a non agire secondo le comuni leggi della fisica, ma ad applicare la logica dei livelli dei videogame. Nel loro percorso si imbatteranno nella coraggiosa Principessa Ginevra e nel
Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull'orlo del fallimento, ha smesso di credere nell'avvenire. A immagine del suo protagonista, figura di prua dell'Unità e della sezione comunista del Quarticciolo, vuole 'farla finita' col mondo che avanza in direzione ostinata e contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l'amore in
Nada (Roddy Piper), operaio, ha trovato lavoro a San Francisco. In cerca di un posto dove passare la notte, viene portato da un collega in una chiesa dove ascolta un predicatore cieco parlare del controllo della mente che “loro” starebbero praticando sugli uomini. Poco prima che il posto sia oggetto di un raid della polizia, Nada scova degli strani occhiali in una scatola e tramite quelli riesce a vedere le cose come stanno realmente: un sacco di gente ha un aspetto orribile con facce simili a
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, "La Zona d’interesse" è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive - in una bucolica casetta con piscina - una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, "La Zona d’interesse" è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive - in una bucolica casetta con piscina - una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, "La Zona d’interesse" è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive - in una bucolica casetta con piscina - una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, "La Zona d’interesse" è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive - in una bucolica casetta con piscina - una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale