Michele, un pastore di Orgosolo, è sospettato di abigeato e dell'uccisione di un carabiniere. È innocente ma non pensa proprio a costituirsi o a far emergere quanto realmente accaduto. Sceglie di darsi alla latitanza in compagnia del fratello minorenne, Giuseppe. Grazie all'aiuto che gli viene fornito dai compaesani Gonnario e Mintonia, riesce a nascondersi tra le montagne della Barbagia, ma, inseguito dai carabinieri, finisce col perdere tutto il suo gregge. Per la disperazione da cui è colto,
Romolo e Remo, ignari della loro origine, lottano contro i sabini di Tito Tazio, ma Remo è prepotente e i due fratelli si dividono. Più tardi Romolo fonda Roma ed è costretto a uccidere il gemello.
Pongo è uno splendido esemplare di dalmata. Vive con il suo padrone Rudy a Londra e si adopera affinché questi si innamori di Anita, graziosa proprietaria di un bella cagnetta dalmata di nome Peggy.
Nominato Monsignore, don Camillo è coinvolto con Peppone senatore nei fatti del luglio 1960, a Roma. Tornano poi a casa a rimettere pace tra cattolici e comunisti.
Silvio, partigiano ed idealista, nell'Italia della Resistenza, prima, e del boom economico, poi, deve fare i conti con l'amoralità ed il materialismo della realtà che lo circonda.
Il film inizia con la nascita di Gesù, nel quadro di una situazione particolarmente travagliata a causa della spietata dominazione romana sul territorio di Giudea. La vita di Cristo viene poi narrata secondo le tappe consuete dalla strage degli innocenti da parte di Erode, al lavoro di Gesù come falegname, dalle tentazioni, alla predicazione fino alla crocefissione e alla resurrezione. Un kolossal religioso, tra spettacolo hollywoodiano e ricostruzione storica fantasiosa. Ray accentua la
Fine Ottocento: il giovane campagnolo Amerigo s'innamora di Bianca, incontrata in un bordello di Firenze, e per frequentarla deruba lo zio. Ferito di coltello, cerca di rivederla.