Don Simone (Pieraccioni) è un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Finalmente Don Simone riceve una fantastica notizia: un eccentrico zio gli ha lasciato in eredità un’avviatissima attività in Svizzera che potrà risollevare le sorti economiche del suo oratorio sempre deserto! Ma arrivato a Lugano il nostro prete scopre di aver ereditato… un bordello! Don Simone darà ragione allo
Don Simone (Pieraccioni) è un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Finalmente Don Simone riceve una fantastica notizia: un eccentrico zio gli ha lasciato in eredità un’avviatissima attività in Svizzera che potrà risollevare le sorti economiche del suo oratorio sempre deserto! Ma arrivato a Lugano il nostro prete scopre di aver ereditato… un bordello! Don Simone darà ragione allo
Don Simone (Pieraccioni) è un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Finalmente Don Simone riceve una fantastica notizia: un eccentrico zio gli ha lasciato in eredità un’avviatissima attività in Svizzera che potrà risollevare le sorti economiche del suo oratorio sempre deserto! Ma arrivato a Lugano il nostro prete scopre di aver ereditato… un bordello! Don Simone darà ragione allo
Lokita è una ragazza che, nell'arrivo in Europa, ha incontrato un bambino, Tori. I due sono diventati di fatto, pur provenendo l'una dal Camerun e l'altro dal Benin, fratello e sorella. Per la legge del Belgio però devono poterlo dimostrare e, non riuscendovi, il lato peggiore della vita è in loro attesa.
Tashi, una giocatrice di tennis diventata allenatrice, ha trasformato suo marito Art da un mediocre giocatore a un campione del grand slam. Per risollevargli il morale dopo una scia di partite perse, lo porta a giocare a un evento “Challenger” – uno dei tornei di livelli più bassi nel tour pro – dove si ritrova ad affrontare quello che una volta era un giocatore promettente e ora è totalmente esaurito: Patrick, suo ex migliore amico ed ex fidanzato di Tashi.
Tashi, una giocatrice di tennis diventata allenatrice, ha trasformato suo marito Art da un mediocre giocatore a un campione del grand slam. Per risollevargli il morale dopo una scia di partite perse, lo porta a giocare a un evento “Challenger” – uno dei tornei di livelli più bassi nel tour pro – dove si ritrova ad affrontare quello che una volta era un giocatore promettente e ora è totalmente esaurito: Patrick, suo ex migliore amico ed ex fidanzato di Tashi.
Il tenente Williams della polizia di New York è sicuro di aver a che fare con un maniaco. Le vittime sono tutte donne e tutte sono state uccise con lo stesso rituale. L'unica traccia la fornisce Fay, una che è sfuggita indenne a un suo attacco: allo squartatore mancano due dita della mano destra. Le indagini sembrano avviarsi così alla conclusione, ma la traccia è falsa e il massacro continua.
Bilbo, Gandalf e i 12 nani capitanati da Thorin Scudodiquercia procedono il loro viaggio tra ragni giganti, uomini orso e il fondamentale incontro con gli elfi silvani di Legolas. Ad un passo dalla meta però Gandalf è costretto a separarsi dalla compagnia per affrontare prove più importanti da solo, mentre i nani e Bilbo giungono a Pontelagolungo, alle pendici del monte in cui riposa il drago Smaug. Determinato a riprendere quel che è suo Thorin Scudodiquercia non attende Gandalf e decide di
Gandalf riunisce tredici nani e convince l'hobbit Bilbo Baggins ad aggregarsi al gruppo e lasciare la tranquillità del suo villaggio. La compagnia intraprende un viaggio nella Terra di Mezzo, riportando i nani nell'antico regno.
Il tenente Williams della polizia di New York è sicuro di aver a che fare con un maniaco. Le vittime sono tutte donne e tutte sono state uccise con lo stesso rituale. L'unica traccia la fornisce Fay, una che è sfuggita indenne a un suo attacco: allo squartatore mancano due dita della mano destra. Le indagini sembrano avviarsi così alla conclusione, ma la traccia è falsa e il massacro continua.