Marty McFly è stato catapultato per errore nel 1955, grazie alla macchina del tempo ideata dal suo amico scienziato Doc. Non avendo più "carburante" per poter tornare nel futuro si rivolge alla versione più giovane di Doc, che nonostante l'incredulità iniziale si farà in quattro per aiutarlo. Ma nel 1955 non è solo Doc ad essere più giovane, Marty infatti si imbatte casualmente nei suoi genitori, all'epoca teenager, ma l'incontro aggiungerà altri problemi.
C'è un patto di non aggressione tra la polizia e gli "anziani" della comunità cinese di Chinatown. Quando però arriva il poliziotto Stanley White le cose cambiano. Dalla parte avversa milita il giovane e ambizioso Joey Tai, che sta tentando la scalata al potere della Triade, la spietata mafia cinese. White cerca di convincere la giornalista televisiva Tracy Tzu ad aiutarlo nella sua guerra.
Gedren, perfida regina, è rivale della principessa Red Sonja, dalla forza sovrumana. La posta in gioco è la conquista del talismano del potere.
Amori, speranze, delusioni, problemi (musica, droga, sesso, carriera) nella vita di sette giovani, poco più che ventenni, a Georgetown. Sei rimangono, il settimo parte in cerca di fortuna. Avvicinabile a Il grande freddo di Kasdan e a Diner di Levinson, ma con minore spessore, è una commedia frammentaria che dà spesso nel drammatico e che ha il suo punto di forza nella recitazione di squadra.
I morti si sono risvegliati e dominano ormai da tempo su tutto il globo. Il film si apre con il pilota giamaicano John mentre conduce a bordo del suo elicottero un gruppo di persone costituito da Sarah, Miguel Salazar e l'operatore radio Bill McDermott a Fort Myers, Florida, dove Sarah e Miguel scendono per trovare eventuali sopravvissuti. Ai loro richiami, tuttavia, risponde solo l'arrivo di un'enorme orda di morti viventi, quindi il gruppo torna nella loro base militare sotterranea situata
Giornalista in perenne ricerca dello scoop, va in California per fare un servizio sulle palestre di aerobica e di culturismo. Conosce una bella istruttrice e intreccia una relazione. Le promette di non farla comparire in nessun servizio, ma il suo giornale lo fa senza il suo permesso. Per fortuna lei crederà alla sua buona fede. Il film è giustamente passato quasi inosservato. Un po' meno la Lee Curtis (figlia di Tony Curtis e Janet Leigh) che mostra un bel corpo.
Facciamo un bel salto in avanti nel tempo, fino alla metà del XXI secolo. Il terrestre Davidge (Quaid) va all'assalto dell'alieno Jeriba (Gossett jr.), un "Dracon" che è entrato con la propria navetta spaziale nell'orbita che non gli competeva. Tutti e due precipitano sul pianeta Fyrine IV, spettrale ambiente con due soli e sei lune, abitato da carnivori umani. A questo punto, è giocoforza mettere da parte gli antichi rancori e passare alla reciproca collaborazione, ma anche così i pericoli
Il diciottenne Lauden Swayne (Matthew Modine) è il campione di Stato nella propria categoria, la Lotta è la sua unica passione e trascorre il proprio tempo in duri allenamenti e diete con lo scopo di poter sfidare e battere il campione Shute (Frank Jasper) del distretto di Columbia|Washington. Ma la tranquillità della sua vita e le ambizioni vengono messe alla prova da Carla (Linda Fiorentino) un'artista di San Francisco che si dirige verso Los Angeles che un giorno entra a far parte della sua
Gary e Wyatt sono due adolescenti molto imbranati, specie con le ragazze e divengono spesso e volentieri oggetto di scherno da parte dei loro coetanei. Un giorno, in seguito alla visione in tv di un film di Frankenstein, decidono, servendosi del computer di Wyatt, di creare la donna ideale; salta fuori così Lisa, una ragazza bellissima e praticamente perfetta, che si rivelerà per di più dotata di poteri straordinari. Così, per Gary e Wyatt, si apre una serie di appassionanti avventure che li
Esperienze decisamente fuori dall'ordinario per Paul Hackett, introverso e ordinatissimo tecnico di computer, capitato per caso nel quartiere newyorkese di Soho. Scorsese torna agli inferni urbani di Mean Streets e di Taxi Driver, ma con meno astio e più ironia. È l'avventura, quasi hitchcockiana e un po' kafkiana, di un personaggio catapultato in un mondo non suo. Tutto da godere. Una delle grandi commedie nere degli anni '80.