Dal romanzo The Manchurian Candidate (1959) di Richard Condon, sceneggiato da George Axelrod: subìto il lavaggio del cervello da parte dei comunisti, un sergente americano rientra dalla Corea trasformato in sicario telecomandato per un attentato politico che potrebbe sovvertire la situazione degli USA. Snobbato ai suoi tempi da 9 critici su 10, attaccato da destra e da sinistra, ma rivalutato più tardi (e non soltanto perché anticipa la fine tragica dei Kennedy) e persino ridistribuito nel
Wade Whitehouse è lo sceriffo di un piccolo paese del New Hampshire, divorziato e impegnato nel tentativo di instaurare un rapporto con la figlia, la quale però sembra respingerlo. L'uomo ha alle spalle un passato tormentato, con un padre che era solito ubriacarsi e imporsi violentemente su di lui, sulla madre e sul fratello minore Rolfe. Un giorno di apparente calma, un vecchio sindacalista, Evan Twombley, perde la vita durante una battuta di caccia con Jack Hewitt, migliore amico di Wade. La
Romanzo criminale, film diretto da Michele Placido e tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, ricostruisce le vicende della banda della Magliana, nella Roma corrotta di fine anni Sessanta. Tutto ha inizio quando quattro adolescenti rubano una macchina e investono un poliziotto: sul momento la fanno franca rifugiandosi nella loro tana, una roulotte arroccata vicino alla spiaggia. È proprio qui che formano la gang, stabilendo anche i soprannomi: il Libanese (Pierfrancesco Favino), il
Una giovane signora americana Deborah, alloggiata in una villa della capitale muore per effetto della droga, ma la sua fine viene ufficialmente attribuita a un suicidio, mentre il marito Teddy Garned fugge. Questi fatti danno il via ad una serie di inchieste condotte da polizia e carabinieri su un mondo equivoco il cui punto di ritrovo è un celebre locale notturno; vengono alla luce così tra personaggi illustri e sconosciuti drogati e trafficanti di droga, pestaggi e assassinii, implicazioni
Ex campione di football americano finito in carcere è costretto dal direttore del penitenziario ad allenare una squadra di detenuti da far giocare contro quella dei secondini, veri energumeni. Dovrebbe, naturalmente, perdere. Lo schema è quello di Quella sporca dozzina (1967). Nel 1° tempo la mescolanza di comico e drammatico non è sempre riuscita, ma la lunga sequenza della partita è cinema d'antologia. Parabola sociologica su una comunità di servi e padroni.
Le celebri avventure degli spadaccini fedeli ai regnanti, contro i torbidi intrighi del Cardinale e del suo agente più perfido, la bellissima Milady.