Nel mare d'Irlanda il battello "Triton" cattura un mostro marino, risvegliato da un terremoto con epicentro in mare aperto. L'animale, ribattezzato con il nome "Gorgo", viene trasportato a Londra ed esposto alla curiosità della gente in un circo. Gorgo, per quanto enorme, è, in realtà, soltanto un "cuccioletto": ben presto sua madre, di dimensioni gigantesche, corre a cercarlo e lungo il cammino distrugge tutto quello che incontra.
Michele, un pastore di Orgosolo, è sospettato di abigeato e dell'uccisione di un carabiniere. È innocente ma non pensa proprio a costituirsi o a far emergere quanto realmente accaduto. Sceglie di darsi alla latitanza in compagnia del fratello minorenne, Giuseppe. Grazie all'aiuto che gli viene fornito dai compaesani Gonnario e Mintonia, riesce a nascondersi tra le montagne della Barbagia, ma, inseguito dai carabinieri, finisce col perdere tutto il suo gregge. Per la disperazione da cui è colto,
L'antiquario Alfredo Martelli viene fermato dalla polizia con l'accusa di aver ucciso una sua ex amante per motivi di denaro. La permanenza negli uffici della polizia fa riflettere Alfredo su alcuni episodi poco puliti della sua vita, e affiora il senso di colpa. Poi il vero omicida viene scoperto: Alfredo, rilasciato, finisce per dimenticare l'angoscia di quelle ore e ritorna alla vita di sempre.
l'8 settembre 1943. Mentre un maresciallo dei Carabinieri (De Sica) si traveste da prete, un falso prete (Totò) indossa la sua divisa. Equivoci e disavventure a catena. Il difetto di questa commedia grottesca sta nella sceneggiatura. Per due terzi sta in piedi, in chiave di farsa, per merito di un ottimo Totò e di un funzionale De Sica nel suo flautato gigionismo, ma verso la fine si appesantisce nel patetico. Si ride, ma spesso a spese del buon gusto e del buon senso.
Michele, un pastore di Orgosolo, è sospettato di abigeato e dell'uccisione di un carabiniere. È innocente ma non pensa proprio a costituirsi o a far emergere quanto realmente accaduto. Sceglie di darsi alla latitanza in compagnia del fratello minorenne, Giuseppe. Grazie all'aiuto che gli viene fornito dai compaesani Gonnario e Mintonia, riesce a nascondersi tra le montagne della Barbagia, ma, inseguito dai carabinieri, finisce col perdere tutto il suo gregge. Per la disperazione da cui è colto,
Michele, un pastore di Orgosolo, è sospettato di abigeato e dell'uccisione di un carabiniere. È innocente ma non pensa proprio a costituirsi o a far emergere quanto realmente accaduto. Sceglie di darsi alla latitanza in compagnia del fratello minorenne, Giuseppe. Grazie all'aiuto che gli viene fornito dai compaesani Gonnario e Mintonia, riesce a nascondersi tra le montagne della Barbagia, ma, inseguito dai carabinieri, finisce col perdere tutto il suo gregge. Per la disperazione da cui è colto,
Perdutamente innamorato della cugina Angela, il barone Fefè Cefalù, studia un piano per poter uccidere la moglie ed appellarsi all'omicidio d'onore. Il piano riuscirà e potrà così condurre l'amata Angela all'altare.
Romolo e Remo, ignari della loro origine, lottano contro i sabini di Tito Tazio, ma Remo è prepotente e i due fratelli si dividono. Più tardi Romolo fonda Roma ed è costretto a uccidere il gemello.
Romolo e Remo, ignari della loro origine, lottano contro i sabini di Tito Tazio, ma Remo è prepotente e i due fratelli si dividono. Più tardi Romolo fonda Roma ed è costretto a uccidere il gemello.
Romolo e Remo, ignari della loro origine, lottano contro i sabini di Tito Tazio, ma Remo è prepotente e i due fratelli si dividono. Più tardi Romolo fonda Roma ed è costretto a uccidere il gemello.