I due figli di uno sceriffo, trascurati dal padre, si fanno coinvolgere, per ripicca, in una rapina. Lo sceriffo smaschera i veri colpevoli e li insegue, mentre i ragazzi si recano all'appuntamento fissato coi fuorilegge per consegnare la refurtiva. Giunti sul posto, stanno per essere ammazzati dai banditi, ma sono salvati dal padre.
Il sicario palermitano Lanzetta accetta contratti solo se a proporli è il suo boss, don Carrasco. Quest'ultimo è diventato non solo il padrone della città, ma ha ormai esteso la propria influenza fino a Roma, ai piani alti della politica. Una volta cambiato il vento, e costretto a nuove alleanze, Carrasco decide di fare piazza pulita dei vecchi amici, a cominciare da Lanzetta.
La svedese Kitty (Nieves Navarro) attende il suo compagno Alberto (Robert Hoffmann) passeggiando al Pincio e per ingannare l'attesa guarda in uno dei cannocchiali disponibili al pubblico. È così che involontariamente assiste all'omicidio di una donna, che si scoprirà essere una ballerina. Il commissario Meruggi, che guida le indagini, collega il delitto a un altro analogo, che aveva come vittima sempre una ballerina, e inizia a sospettare proprio di Alberto. Altre morti successive scagioneranno
Il film narra di una setta di vampiri in attesa di trovare la giusta donna in grado di dare nuova vita alla dea mortale uccisa seicento anni prima. Approfittando di una festa di gala infatti, la setta mette in scena persecuzioni e omicidi fino però alla loro stessa distruzione.
In un quartiere tranquillo, in una casa dotata di tutti i moderni comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non può aiutarla. I medici non riescono ad elaborare una diagnosi. Temendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, ma anche quella spirituale, la donna si rivolge a un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quella casa, in quel corpo e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno.
Un gallo cantastorie racconta le gesta della volpe (R. Hood) e del suo amico orso (Little John) contro il cattivo leone (Giovanni, usurpatore della corona d'Inghilterra): come sottrasse i soldi ai potenti per distribuirli ai poveri.
Un attore shakespeariano mette in atto una poetica e sanguinosa vendetta nei confronti dei critici che lo hanno recensito negativamente.
La carriera di John Dillinger, specialista di rapine in banca, e la sua lotta con Melvin Purvis, agente dell'FBI implacabile ma cavalleresco. Il duello a distanza si concluse il 22 luglio 1934 a Chicago quando il gangster fu ucciso in una sparatoria. Esordio nella regia di uno sceneggiatore intelligente, è un film senza pietà che rifiuta l'analisi psicologica ed esclude un giudizio morale, con una certa compiaciuta esaltazione del dinamismo della morte violenta.
Un amuleto che rende padrone del mondo il suo possessore è l'oggetto che Franz cerca nel castello di Dracula. Finisce però per diventare vampiro anche lui, mentre il suo fratello gemello Karl continua le ricerche per altre vie. Alla fine non si salva nessuno, perché il diabolico amuleto non ritiene degni i suoi aspiranti possessori. Perlomeno non all'altezza dei precedenti: Giulio Cesare e Alessandro Magno.
La vicenda è ambientata nei primi dell'Ottocento e narra di Serge, giovane londinese convocato in Macedonia a seguito del decesso di un suo ricco zio, barone residente a Skopje. Giunto nella città, Serge apprende che anche la figlia del defunto barone, sua cugina Mary, è morta: assassinata subito dopo il funerale del padre. Dalla lettura del testamento si apprende che il ricco barone ha lasciato quasi tutte le sue fortune a Serge mentre a Nadja, la sua seconda giovane moglie, vengono legate